L’idea di raccontare in un film il Festival di Spoleto, giunto alla sua 60a edizione, per descriverne il suo inimitabile spirito cosmopolita e multidisciplinare, è stata una scelta naturale, come un omaggio dovuto per un anniversario importante, un omaggio alla bellezza dell’arte come nutrimento e cura. Ho affidato alla regia raffinata di Benoît Jacquot e all’esperienza da documentarista di Gérald Caillat il compito di far conoscere ancor meglio la ricchezza della storia di questo Festival, la straordinarietà dei suoi protagonisti, la sua sapiente vocazione che, tra glamour e provocazione, prime teatrali storiche e graffianti interpretazioni d’avanguardia, contribuisce alla crescita e allo scambio culturale del mondo intero. Il montaggio del film, “allegro“, non è mai cronologico. Si naviga senza posa tra il passato e il presente per creare un’armonia tra i materiali d’archivio e le immagini più attuali.
Giorgio Ferrara
Il Festival di Spoleto, o Festival dei Due Mondi, festeggia quest’anno i suoi 60 anni di vita. Creato dal compositore italo-americano Gian Carlo Menotti nel 1958 e diretto da dieci anni da Giorgio Ferrara, questo festival unico riflette, da sempre, quanto di meglio la cultura italiana e internazionale possano offrire. Come nel film di Jean Vigo, A propos de
Nice, insieme con Gérald Caillat abbiamo scelto di dipingere questi 60 anni di Festival in forma poetica, attraverso associazioni radicali, rime, cesure di ritmo, scandite dalla voce di Giorgio Ferrara, che si addice perfettamente alla ricchezza polimorfa del Festival e alla diversità dei materiali di cui il film si compone.
Benoît Jacquot