UGO PAGLIAI - MANUELA KUSTERMANN

DOPO LA PROVA

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SCHEDA

di Ingmar Bergman 

con Ugo Pagliai, Manuela Kustermann
e con Arianna Di Stefano

scene Alessandro Chiti
costumi Daniele Gelsi
musiche originali Marco Podda
disegno luci Umile Vainieri

regia Daniele Salvo

produzione Centro di Produzione Teatrale La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello (Roma), Milleluci Entertainment
In un tempo sospeso, nella penombra di un vecchio palcoscenico, Henrik Vogler, grande regista e direttore di teatro, è seduto su una poltrona, immobile. Appare quasi imbalsamato. Ha 109 anni o forse solo sessantadue. La scena è ingombra di attrezzature sceniche, quinte, attrezzeria, rimasti dopo una prova pomeridiana de Il sogno di Strindberg. Ora però il regista è rimasto solo. L’edificio è completamente deserto. Il sipario è alzato sino a metà. D’improvviso appare sulla scena Anna Egerman, giovane attrice interprete della Figlia di Indra nella pièce diretta da Vogler. Da questo momento inizia un confronto serrato tra i due che, sospesi in una zona di confine, si permettono finalmente di dire la verità. È quasi un raggio di luce in una stanza buia da anni, un momento di realtà in un’esistenza di finzione. L’ingresso improvviso di Rakel, introduce altri temi bergmaniani di straordinaria pregnanza: la percezione del tempo, la paura della vecchiaia, la straordinaria fragilità dell’animo femminile. Quella di Rakel è una figura che si muove sul filo del rasoio, un’artista distrutta dal suo stesso talento, una scorticata viva. In Dopo la prova Bergman non crea nemmeno più “personaggi”, ma linguaggi, funzioni emotive, “contenitori” di fragilità, ansie e paure, donne e uomini reali che non riescono più a convivere con le menzogne, con i compromessi della vita borghese, vecchi-bambini che rischiano la vita, perdono l’equilibrio e cadono a terra in preda ad un ossessivo bisogno di verità, di un senso possibile, di un segno, un gesto che dia un significato alle loro piccole vite. Il teatro alla fine, resterà per sempre quella povera isola sospesa sul filo dell’orizzonte, luogo più reale del reale, ultimo rifugio non toccato dalla complessità della vita quotidiana, dall’arroganza della politica, dalla protervia degli intellettuali della corte, dalla compravendita delle cariche pubbliche, governato unicamente dal sogno e dall’illusione, un piccolo teatro in chiusura, sospeso nel nulla, sull’abisso. 

INFORMAZIONI

13 Luglio
20:00
San Simone
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posto unico €35,00 
14 Luglio
16:00
San Simone
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posto unico €35,00 
15 Luglio
12:00
San Simone
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posto unico €35,00 

BIOGRAFIE
GLI ARTISTI

UGO PAGLIAI
Si avvicina giovanissimo al teatro e dopo il diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico entra a far parte della compagnia Randone Fortunato e subito dopo alla Compagnia I Nuovi, diretta da Guglielmo Morandi per la televisione. Leggi
MANUELA KUSTERMANN
Debutta giovanissima interpretando Ofelia nell´Amleto di Carmelo Bene. Leggi
ARIANNA DI STEFANO
Nasce il 1 aprile del 1989 a Roma, fin da bambina studia danza e dall’età di quattordici anni decide di voler fare l’attrice. Leggi
ALESSANDRO CHITI

È uno scenografo teatrale. Leggi
MARCO PODDA
Diplomato come controtenore al Conservatorio G. Leggi
UMILE VAINIERI
Lavora nel settore dello spettacolo teatrale da molti anni in qualità di light designer. Leggi
DANIELE SALVO
Si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi. Leggi

FOTOGRAFIE