L’edizione 2016, la cinquantanovesima nella storia del Due Mondi, si avvicina a grandi passi e il Corriere dell’Umbria è pronto anche quest’anno a seguire non soltanto ciò che accadrà dal 24 giugno e fino al 10 luglio, ma a descrivere come la città di Spoleto, i protagonisti e tutto ciò che ruota attorno al Festival vivrà anche oltre il palcoscenico. Lo farà dedicando servizi mirati sulla vigilia dell’evento e poi con una cronaca costante e quotidiana arricchita da inserti speciali durante la manifestazione.

Raccontare il Festival è del resto il compito che ci siamo prefissi con i nostri lettori fin da quando, oltre trent’anni fa ormai, con ammirazione ed emozione davamo notizia di come e quanto crescesse la creatura nata dal genio artistico di Gian Carlo Menotti. E quando con la scomparsa del Maestro il Due Mondi ha vissuto momenti di incertezza e grave difficoltà fino a mettere a repentaglio la sua stessa esistenza, il Corriere dell’Umbria ha registrato le preoccupazioni di una realtà non soltanto culturale ma anche sociale ed economica che ne stava soffrendo in prima persona le gravi ripercussioni.

Così come con altrettanta trepidazione e partecipazione ha seguito la rinascita di un evento ormai irrinunciabile grazie al paziente e complesso lavoro di ricostruzione avviato da Giorgio Ferrara che anno dopo anno, edizione dopo edizione, ha ricreato attenzione attorno al Festival con scelte coraggiose, innovative pur nel solco della tradizione sfidando pregiudizi, diffidenza e, vista la difficile congiuntura economica, anche una sostanziale restrizione di fondi.

Ha vinto la forza delle idee ma anche la capacità di reagire di una terra che sa dare il giusto valore e significato alle cose che le appartengono. E il Festival dei Due Mondi è un patrimonio inestimabile per l’Umbria.

Ne è consapevole anche il nostro giornale che si appresta dunque ad accompagnare il lettore dentro questa nuova edizione che si preannuncia ricca di appuntamenti e proposte interessanti e nuovi.