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EDIZIONE 2015OPERACOSÌ FAN TUTTE
Wolfgang Amadeus Mozart

COSÌ FAN TUTTE

o sia La scola degli amanti


dramma giocoso in due atti KV 588
libretto Lorenzo Da Ponte
musica Wolfgang Amadeus Mozart

editore proprietario Bärenreiter-Verlag, Kassel
rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

prima rappresentazione assoluta: Vienna, Burgtheater, 26 gennaio 1790

personaggi e interpreti
Fiordiligi Francesca Dotto
Dorabella Ruxandra Donose 
Guglielmo Rodion Pogossov
Ferrando Joel Prieto 
Despina Marie McLaughlin 
Don Alfonso Maurizio Muraro 

direttore James Conlon

regia Giorgio Ferrara
scenografia e costumi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
luci Daniele Nannuzzi

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

International Opera Choir
maestro del coro Gea Garatti

nuova produzione Spoleto58 Festival dei 2Mondi, Fondazione Teatro Coccia di Novara

si ringrazia Nicoletta Ercole per la collaborazione ai costumi

si ringrazia Carla Delfrate per la collaborazione alla preparazione dell’Orchestra Cherubini

valletti Valerio d’Amore, Federico Lima Roque, Alessandro Marmorini, Paolo Minnielli, Gianluca Pantosti, Emanuele Venezia
attori diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma
un marinaio Eugenio Patrizi

trucco Manlio Rocchetti
acconciature Mirella Ginnoto
assistente trucco Manuela Caredda
assistente parrucchiere Elena Gregorini

assistente del direttore d’orchestra e maestro al clavicembalo Paolo Spadaro Munitto
aiuto regista Michiko Taguchi
maestro collaboratore al pianoforte Eugenio Krizanovski
maestro collaboratore al palcoscenico Roberta Mori
maestro collaboratore al palcoscenico Meri Piersanti
maestro collaboratore alle luci Alba Pepe

direttore allestimenti scenici Ottorino Neri 
direttore di produzione Maya Dimova
direttore di scena Fabrizio Pisaneschi
direzione tecnica
Daniele Di Battista coordinamento direzione tecnica
Silvia Preda segreteria tecnica generale

responsabile luci Graziano Albertella 
responsabile settore macchinisti Paolo Zappelli 
capo macchinista Michele Colella 
macchinisti Enrico Calabresi, Massimiliano Marotta

operatore console luci moving light
Fiamma  Baldiserri 
capo elettricista Roberto Gelmetti
elettricisti Baldoni David
fonico Andrea Bisaccioni

capo attrezzista Patrizia Valentini 
attrezzista Eleonora Briguori

assistente costumista Chiara Crisolini Malatesta
sarte Claudia Zampolini, Clelia De Angelis, Marian Osman Mohamed , Giuliana Rossi

elementi scenografici MEKANE SRL Roma
costumi forniti da Tirelli Costumi Roma
parrucche Rocchetti & Rocchetti srl
calzature Pompei Roma
attrezzeria E. Rancati srl 
si ringrazia Massimo Latour

servizio audio Opera26 Group
luci Luce E’ S.r.l Firenze
sopratitoli Prescott 
strutture e servizi per spettacolo Atmo Divisione Gioform srl
pianoforti Angelo Fabbrini  
trasporti GBANG S.r.l.
computer regolazione luci E.T.C. Italia www.etcconnect.com



"È la fede delle femmine come l’Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!"

È con l’Opera l’appuntamento inaugurale della 58a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto: una nuova produzione, in collaborazione con la Fondazione Teatro Coccia di Novara, dell’opera Così fan tutte di W.A. Mozart. Un’opera straordinariamente complessa sul senso dell’amore. La storia di una scommessa sulla fedeltà femminile, raccontata con maestria dai versi di Lorenzo Da Ponte e prodigiosamente messa in musica dal genio di Mozart.
L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata da Riccardo Muti, è condotta da James Conlon, direttore di fama internazionale, la regia è di Giorgio Ferrara, le scene e i costumi sono dei premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, le luci di Daniele Nannuzzi. L’International Opera Choir è diretto dal maestro Gea Garatti.

Così fan tutte, o sia La scola degli amanti, è la terza ed ultima delle tre opere scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte, dopo Le nozze di Figaro (1786) e Don Giovanni (1787). Fu commissionata dall’imperatore Giuseppe II in seguito al successo delle riprese viennesi di Don Giovanni (maggio 1788) e delle Nozze di Figaro (agosto-novembre 1789). La prima rappresentazione ebbe luogo al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790, quasi al termine di quello che verrà poi definito come il noto decennio d’oro del grande compositore austriaco, poco prima della sua morte. L’opera continua a piacere anche nel terzo millennio: il segreto della sua longevità è nella magia della musica mozartiana, nel raffinato gioco linguistico, nella storia arguta e intrigante di una scommessa pericolosa, raccontata con maestria dai versi di Lorenzo Da Ponte, che mette alla prova la saldezza dei sentimenti per rivelare tutta la fragilità dell’essere umano. Composta dai classici due atti, si snoda attraverso sedici scene nel primo atto e diciotto scene del secondo, raccontando la storia di una scommessa sulla fedeltà femminile.

Al centro della vicenda, domina il tema amoroso e l’intreccio è di un’ammirevole geometria teatrale. Nella Napoli del XVIII secolo gli ufficiali Ferrando e Guglielmo scommettono con il cinico Don Alfonso che le loro fidanzate, le sorelle Fiordiligi e Dorabella, rimarranno loro fedeli. Don Alfonso vuole dimostrare che le ragazze sono, come tutte le altre, pronte al tradimento. Fiordiligi e Dorabella apprendono da Don Alfonso che i loro fidanzati stanno per partire, richiamati in guerra. Le due donne vengono convinte da Despina, pagata da Don Alfonso, ad accettare la corte di due albanesi che altri non sono che i loro fidanzati travestiti. Secondo il piano concordato con Don Alfonso, i finti albanesi corteggiano le dame, ma Guglielmo si rivolge a Dorabella e Ferrando a Fiordiligi, scambiandosi i ruoli e mettendo alla prova la fedeltà delle fidanzate. Sulle prime, l’atteggiamento virtuoso delle ragazze desta il compiacimento degli ufficiali, ma dopo tante lusinghe, le sorelle, ormai attratte dai due albanesi, cedono accettando di sposarli. Nel bel mezzo del banchetto nuziale viene annunciato il ritorno degli ufficiali. Gli albanesi si eclissano e al loro posto tornano i fidanzati delusi. Guglielmo e Ferrando svelano l’intrigo e alle ingannate e ingannatrici, Don Alfonso riassume la morale della vicenda: alla scuola degli amanti il disinganno può solo portare saggezza. Si celebrino dunque le nozze: Fiordiligi con Guglielmo, Ferrando con Dorabella.

L’amore femminile è superficiale, dunque, ma è anche vero che Ferrando e Guglielmo - gettando i rispettivi travestimenti - sconfiggono il filosofo e perdonano le loro fidanzate. Le virtù dell’amore trionfano col ricomporsi delle coppie così come esse erano in origine. Né il cinismo del vecchio Don Alfonso né le malizie femminili della sua complice, la serva Despina, riescono a snaturare la passione amorosa, che ha subìto una semplice prova, vittoriosamente superata. In altre parole, l’amore è intangibile e inattaccabile dagli assalti che subisce tanto dal razionalismo filosofico quanto dai vizi mondani e se il valore dell’amore sta più nel perdono dei maschi che nell’umana debolezza delle donne, ciò corrisponde perfettamente all’ideologia dell’epoca.


FRANCESCA DOTTO | Soprano
Francesca Dotto ha 27 anni, è nata a Treviso, ha conseguito la maturità classica e si è diplomata in flauto traverso al Conservatorio di Bologna nel 2006.
 Nel 2007 ha intrapreso lo studio del canto con il soprano Elisabetta Tandura e nel 2011 ha vinto il primo premio al concorso "Premio nazionale delle arti" indetto dal MIUR e si è diplomata con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto. Nel 2012 è stata finalista al Concorso Voci Verdiane a Busseto, al Concorso Corradetti a Padova, ha vinto il secondo premio al Concorso Callas a Verona e ha debuttato al Teatro La Fenice a Venezia interpretando il ruolo di Musetta ne La Bohème di Puccini. La stagione 2013 è iniziata con la ripresa della produzione de La Bohème (Musetta) al Teatro La Fenice, è proseguita con il debutto nella Lucrezia Borgia di Donizetti (protagonista) al Teatro Verdi di Padova e con quello ne La Traviata (Violetta) al Teatro Verdi di Sassari.
 La stagione 2014 è iniziata con La Traviata (Violetta) al Teatro Petruzzelli di Bari, La Bohème (Musetta) al Teatro la Fenice e Don Giovanni (Donna Anna) all’Opera Nazionale di Atene e proseguirà con Don Giovanni (Donna Anna) e La Traviata (Violetta) entrambi al Teatro La Fenice. La stagione 2015 vede il ritorno a Venezia per La Traviata, ancora La Traviata a Verona per la Fondazione Arena e ad Atene per la Greek National Opera e La Bohème (Musetta) al Teatro Petruzzelli di Bari. 

RUXANDRA DONOSE | Mezzo-soprano
Tra le più celebri cantanti liriche della sua generazione, ha ottenuto il riconoscimento della critica e del pubblico nei più prestigiosi teatri del mondo: Royal Opera House, Metropolitan Opera di New York, English National Opera, Deutsche Oper Berlin, Lyric Opera di Chicago, Los Angeles Opera, Bavarian State Opera, Glyndebourne Festival, Opéra national de Paris e Carnagie Hall, solo per citarne alcuni. Fra i suoi successi più recenti il ruolo di Komponist in Arianna a Nasso alla Royal Opera House, Carmen nella premiere inglese della produzione di Calixto Bieito alla English National Opera, Idamante nell’Idomeneo al Ravinia Festival con James Conlon, Octavian ne Il cavaliere della rosa con la Bavarian State Opera e la Cincinnati Opera e Donna Elvira in Don Giovanni alla Royal Opera House e alla Deutsche Oper Berlin. La sua attività concertistica più recente comprende il ruolo di Marguerite ne La dannazione di Fausto al Verbier Festival; si è esibita inoltre ne L’heure Espagnole di Ravel con la London Symphony Orchestra, ne La mort de Cléopâtre con la Philharmonia e Ed Gardner, nel Requiem di Verdi a Praga con Fabio Luisi; è nuovamente Marguerite ne La dannazione di Fausto con la Royal Philharmonic Orchestra e Charles Dutoit; canta in Nuits d’ete, in tournée europea con la Orquestre Philarmonique de Liege, e in Farnace di Vivaldi a Versailles. Inoltre sono da includere fra i suoi successi la pubblicazione di diversi CD. La prossima stagione vedrà nuovamente Ruxandra Donose alla Royal Opera House, Covent Garden, come Komponist in Arianna a Nasso. E ancora si esibirà in ruoli principali al Grand Theatre de Geneve, all’Opera de Lyon, alla Royal Danish Opera e al Gran Teatre del Liceu. Il prossimo anno inciderà inoltre un CD incentrato sul repertorio romantico francese con la Romanian National Radio Orchestra.

RODION POGOSSOV | Baritono
Nato in Russia, agli inizi della sua carriera, nella stagione 2000-2001, si unisce al Lindemann Young Artist Development Program. Debutta alla Carnegie Hall con il Metropolitan Opera Chamber Ensemble cantando Renarddi Stravinsky sotto la inimitabile bacchetta  di James Levine e la stagione successiva si esibisce nel suo primo recital alla Carnegie Hall. Concertista di grande pregio, tra le sue presenze come solista sul palco, quella al Suntory Hall e più recentemente la sua splendida interpretazione in un recital di Rachmaninov alla Wigmore Hall accompagnato da Iain Burnside. Di recente si è esibito anche ne La Scala di Seta condotto da Enrique Mazzola insieme alla Orchestre National d’Ile de France e ne Le campane di Rachmaninov al Vara Konserthus. Si esibisce regolarmente nei Carmina Burana, recentemente con la Royal Liverpool Philharmonic e con la London Philharmonic Orchestra. Quest’ultimo concerto è stato distribuito in CD. La stagione 2013-2014 è stata di grande successo per Rodion che per la prima volta ha interpretato Don Giovanni nell’omonima opera con la Oviedo Opera e ha avuto il suo debutto in casa con la Los Angeles Opera in Die Zauberflöte. È inoltre tornato al Metropolitan con Così fan tutte condotto da James Levine. Torna con la LA Opera ne Il Barbiere di Siviglia, e debutta come Silvio ne I Pagliacci al MET e come il Conte Ory alla Seattle Opera. I suoi futuri impegni includono i Carmina Burana con l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg e con la Royal PO a Londra. Oltre alla fortunata registrazione di un recital da solista per la prestigiosa etichetta EMI Debut Series, la discografia di Rodion comprende un CD con i brani di Rachmaninov registrato con il pianista Iain Burnside, e distribuito nel febbraio 2014.  Registrerà inoltre Adelson e Salvini con Opera Rara.

JOEL PRIETO | Tenore
È uno dei tenori più richiesti della sua generazione. Vincitore dell’ambito primo premio del Concorso Operalia di Plácido Domingo, si esibisce nei più prestigiosi teatri lirici e arene internazionali. In questa stagione, Joel Prieto ritorna al Gran Teatre del Liceu di Barcellona come Ferrando in Così fan tutte, interpreta Tamino in una nuova produzione del Die a Santiago del Cile, debutta alla Santa Fe Opera come Belfiore in una nuova produzione de La finta giardiniera di Mozart.  Come concertistica sarà a Mosca per il suo recital di debutto in Russia alla Dom Muzyki Chamber Hall, per cantare il suo primo Requiem di Mozart con la Houston Symphony sotto la bacchetta di Andrés Orozco-Estrada. Fra i suoi impegni più recenti, il ritorno alla Deutsche Oper e alla Staatsoper Berlin, e la sua partecipazione al Glyndebourne Festival e al Christmas Gala di Vienna.   Le stagioni trascorse hanno visto Joel Prieto nei ruoli di Fenton al Covent Garden, Gran Teatre del Liceu e Théâtre du Capitole de Toulouse; Don Ottavio a Salisburgo e Houston; Ferrando a Monaco, Valencia, Washington; Tamino al Deutsche Oper Berlin e allo Staatsoper Berlin; Tebaldo in Romeo et Juliet al Deutsche Oper Berlin e al Concertgebouw di Amsterdam; Ernesto in Don Pasquale a Roma e Almaviva ne Il barbiere di Siviglia a Porto Rico. In concerto, si è esibito nella Messa di Mozart in Do minore al Festival di Salisburgo, nello Stabat Mater di Haydn al Mozarteum di Salisburgo e ne La Creazione di Haydn a Siviglia. Ha preso parte a un evento di beneficienza in favore del Pakistan con Anna Netrebko. Si è esibito alla Wigmore Hall per le Rosenblatt Recital Series. Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Luisi, Nézet-Séguin, Pinnock, Ticcati, Gatti, Bolton, Fischer, Dantone, Mehta, Campanella e Bicket e registi teatrali e d’opera quali McVicar, Carsen, Guth, Loy, Negrin, Lawless, Kupfer, Neuenfels.

MARIE MCLAUGHLIN | Soprano
Si esibisce regolarmente con diverse compagnie, fra le quali quella dell’Opera di Vienna, della Royal Opera e del Metropolitan di New York. Tra i suoi repertori, Susanna, Zerlina, Ilia, Donna Elvira, Despina, Dorabella, Gilda, Micaëla, Violetta, Marzelline, Musetta, Hanna Glawaru e Jenny (Mahagonny). In concerto, ha cantato per Barenboim, Bernstein, Haitink e Sinopoli. Tra le sue registrazioni, Zerlina con Mackerras, Susanna con Mehta, Marcellina con Jacobs e Lieder di Schubert e Strauss. Più recentemente, ha interpretato La Ciesca (Royal Opera), Marcellina (Festival di Salisburgo, La Scala, l’Opera di Parigi, Barcellona, Metropolitan Opera, Budapest, Royal Opera e Staatsoper di Berlino), Anna ne I Sette Peccati Capitali (WNO), Madama Larina (Glyndebourne, Lille e Torino), Despina (Aix en Provence, Theater an der Wien con Chereau e all’Opera di Scozia), Lillian Disney in The Perfect American e Mrs Grose (Teatro Real di Madrid), Mother Needham nella prima internazionale di A Harlot’s Progress di Iain Bell (Theater an der Wien) e la Strega in Didone ed Enea (Teatro Real Madrid). Si ricordano, inoltre, Marcellina in Figaro al Convent Garden e al Ravinia Festival con Conlon, Lilian Disney in The Perfect American al Festival di Brisbane, Mrs. Grose ne Il giro di vite allo Staatsoper di Berlino con Claus Guth e Ivor Bolton nel novembre 2014. Tra i progetti imminenti, Marcellina in Figaro al Festival di Edimburgo nel 2015 con Fischer e al Grand Teatre del Liceu di Barcellona, La Ciesca in Gianni Schicchi al Convent Garden nel 2016 con Pappano e Marcellina in Figaro con la Scottish Opera per la regia di Sir Thomas Allen.

MAURIZIO MURARO | Basso
È vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, "1990 "Katia Ricciarelli"; 1994 "A:Belli" di Spoleto e nel 2000, del premio "E. Wechter"di Vienna. Da più di vent’anni si esibisce nei più importanti teatri della scena mondiale: Metropolitan di New York; opera di San Francisco; Opera Bastille di Parigi; Covent Garden di Londra; Opera di Amsterdam; New National Theatre Tokyo, La Scala di Milano; L’Arena di Verona; il Comunale di Firenze; La Fenice di Venezia. È presente anche a Berlino, nei 2 teatri principali e a Dresda alla Semperoper. Spazia dai maggiori ruoli del repertorio buffo italiano, ai ruoli di carattere, senza trascurare il repertorio drammatico. Ha al suo attivo numerose incisioni per le più prestigiose etichette discografiche e partecipazioni a film e dvd, di vasto repertorio. Ha pubblicato un libro intitolato Il pensiero dell’Arte con una raccolta di lieder e arie dal repertorio americano a quello italiano.

JAMES CONLON
Fra i più apprezzati e versatili direttori della scena contemporanea, James Conlon, ha coltivato un vasto repertorio sinfonico, operistico e corale. Dal suo debutto nel 1974 con la New York Philarmonic, nell’arco della sua carriera, ha diretto in quasi tutto il Nord America e in tutte le capitali europee della musica. Grazie alle tournée in tutto il mondo, all’ampia discografia e videografia, ai numerosi saggi, alle frequenti apparizioni televisive e agli impegni in qualità di ospite relatore, Conlon è fra i più riconosciuti interpreti di musica classica. È Direttore Musicale della Los Angeles Opera, del Ravinia Festival, sede estiva della Chicago Symphony Orchestra, e del Cincinnati May Festival, il più antico festival di musica corale degli Stati Uniti. È stato Direttore Principale dell’Opera National de Paris (1995-2004) per più tempo di qualsiasi altro direttore, Direttore Musicale Generale della Città di Colonia in Germania (1989-2002), ricoprendo anche le cariche di Direttore Musicale dell’Orchestra Gürzenich e dell’Opera di Colonia. È stato inoltre Direttore Musicale della Filarmonica di Rotterdam (1983-1991). Dal suo debutto, nel 1976, ha diretto più di 270 spettacoli al Metropolitan Opera. Con lo scopo di diffondere le opere di compositori soppresse dal regime nazista, si è dedicato alla programmazione della loro musica in Nord America e in Europa. Per il suo impegno nel portare la musica di questi compositori all’attenzione internazionale, ha ricevuto il premio Crystal Globe dalla Anti-Defamation League nel 2017. Nel 2002, ha ricevuto la Légion d’Honneur dall’allora Presidente della repubblica francese Jacques Chirac. Per il Festival dei Due Mondi, nel 2009 ha diretto l’opera Gianni Schicchi con la regia di Woody Allen, nel 2011 ha diretto l’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo di Napoli per il Concerto finale in Piazza Duomo, nel 2012 l’Ensemble da Camera dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in un Concerto al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, e infine nel 2013 ha diretto la Filarmonica della Scala nel Concerto finale Verdi Wagner Gala.

GIORGIO FERRARA
Nato a Roma. Ha seguito il corso di laurea in Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza e il corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica "Silvio d’Amico". È stato aiuto-regista di Luca Ronconi e di Luchino Visconti, con i quali ha intensamente collaborato. Per la RAI ha diretto il film L’uomo che ho ucciso dal romanzo 1912+1 di Leonardo Sciascia, sceneggiatura di Domenico Rafele, Pierre Dumayet e la serie Avvocati di Giancarlo de Cataldo. Per il cinema ha diretto: Un cuore semplice, sceneggiatura di Cesare Zavattini dal racconto di Gustave Flaubert, premiato con il David di Donatello, il Premio Rizzoli, il Premio Saint Vincent e il Nastro d’argento; Caccia alla Vedova, sceneggiatura di Enrico Medioli dalla Vedova scaltra di Goldoni; Tosca e altre due dalla omonima commedia di Franca Valeri, sceneggiatura di Enrico Medioli. Per il teatro ha messo in scena spettacoli di autori classici e contemporanei come Pirandello, Strindberg, Goldoni, Carlo Bernari, Francesca Sanvitale, Enzo Siciliano, Franca Valeri, Cesare Musatti, Natalia Ginzburg e Corrado Augias. Per il Teatro dell’Opera di Roma ha messo in scena Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Per il Festival dei Due Mondi di Spoleto ha messo in scena: Gogo no eiko di Hanz Werner Henze; Amelia al ballo di Gian Carlo Menotti; Il giro di vite di Benjanim Britten; The Piano Upstairs di John Weidman. Come attore ha partecipato a: Misura per misura e Riccardo III di Shakespeare, regia di Luca Ronconi; Nina di André Roussin, regia di Bernard Murat; Alcool scritto e diretto da Adriana Asti; La Maria Brasca di Testori, regia di Andrée Ruth Shammah; L’inserzione di Natalia Ginzburg, regia di Giorgio Ferrara; Le sedie di Jonesco, regia di Tullio Pericoli; Danza macabra di August Strindberg, regia di Luca Ronconi. È stato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e Presidente del Forum des Instituts Culturels Etrangers à Paris. Dal 2008 al 2012 è stato Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui ricopre oggi il ruolo di Direttore Artistico.

DANTE FERRETTI
Nato a Macerata nel 1943, lo scenografo Dante Ferretti, sostenitore di una estetica del ‘meraviglioso’, si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà che ha sfiorato talvolta la trasgressione storica, rivoluzionando il panorama della scenografia cinematografica dapprima in patria, al fianco di registi come Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini, e poi fuori dai confini nazionali. Intuizioni geniali come il labirinto verticale ne Il nome della rosa(1986) di Jean-Jacques Annaud, la forza visionaria espressa nel kolossal fantasy Le avventure del barone di Munchausen (1989) di Terry Gilliam, la capacità di trasfigurare città e quartieri nelle ricostruzioni realizzate per i film di Martin Scorsese hanno fatto di lui uno dei più brillanti scenografi del cinema mondiale. Premio Oscar, con la moglie Francesca Lo Schiavo, nel 2005 per The aviator di Scorsese e nel 2008 per Sweeney Todd di Tim Burton, tra le sue scenografie successive vanno ricordate quelle dei film diretti da Martin Scorsese Shutter Island (2010) e Hugo(2011; Hugo Cabret, 2012), pellicola per la quale nel 2012 si è aggiudicato insieme a Francesca Lo Schiavo il terzo Oscar della carriera. Nel 2013, in concomitanza con il settantesimo anniversario della sua nascita, il MoMA di New York gli ha dedicato la personale Dante Ferretti. Design and construction for cinema.

FRANCESCA LO SCHIAVO
Nata a Roma, la scenografa Francesca Lo Schiavo, ha lavorato in team con Dante Ferretti come Set Decorator da molti anni. Con i suoi lavori ha conquistato Hollywood. Già candidata all’Oscar per ben otto volte, ha vinto l’Academy Award per la scenografia di The aviator (di Martin Scorsese, regista con il quale ha lavorato spesso negli anni) nel 2005, di Sweeney Todd nel 2008 (di Tim Burton) e di Hugo nel 2012 (Hugo Cabret, diretto da Martin Scorsese).

DANIELE NANNUZZI
Nato a Roma nel 1949, inizia a lavorare nel 1966 come assistente di suo padre nel film Incompreso di Luigi Comencini. Nel 1972 gira il primo film da operatore alla macchina, Appassionata, prodotto da Tonino Cervi. Affianca grandi direttori della fotografia e nel 1976 firma fotografia e regia della seconda unità di Gesù di Nazarethdi Franco Zeffirelli, con cui collaborerà per Il giovane Toscanini e Toscana, nei due film-opera Cavalleria Rusticana Pagliacci, vincitori di due Emmy Award, e nel recentissimo Omaggio a Roma. Ha collaborato con registi come Lizzani, Brass, Jodorowski, Bondarciuck, Cervi, Bolognini, London, i fratelli Frazzi, Oldoini, Negrin, fino al magico incontro con Monteleone, regista di El Alamein; il film ottiene il David di Donatello, il Globo d’Oro, il Premio Gianni di Venanzo, la candidatura al Nastro d’Argento 2003. Nel 2004 firma la fotografia di Empire, una saga sulla Antica Roma prodotta dalla Touchstone e dalla Disney. Con i fratelli Frazzi firma Giovanni Falcone, di nuovo con Monteleone lavora a Due partiteIl tunnel della libertàIl capo dei capi. A fianco del grande coreografo russo Boris Eifman realizza nel 2011 a San Pietroburgo la versione filmica dei balletti Anna Karenina e Onegin, curandone regia e cinematografia. Nel 2012 il regista Giorgio Ferrara gli affida l’ideazione delle luci per Madama Butterfly al Teatro dell’Opera di Roma e per l’opera The Turn of the Screw di Benjamin Britten al Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel 2013 quella dello spettacolo The Piano Upstairs con Alessandra Ferri sempre al Festival di Spoleto. Con il regista Iraniano Babak Payami gira in Canada il film Manhattan Undying. Nel Maggio 2015 al Teatr Wielki Opera Narodowa di Varsavia  disegna le luci per il balletto Casanova in Warsaw con la regia di Krzysztof Pastor e le scenografie di Gianni Quaranta.

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio. In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona e Buenos Aires. Il debutto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, ha segnato nel 2007 la prima tappa di un progetto quinquennale che la prestigiosa rassegna austriaca, in coproduzione con Ravenna Festival, ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano e di cui la Cherubini è stata protagonista in qualità di orchestra residente. All’intensa attività con il suo fondatore, la Cherubini ha affiancato moltissime collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Wayne Marshall, Anne Sophie-Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov e Alexander Toradze.

GEA GARATTI
A Bologna, sua città natale, compie gli studi musicali e si diploma presso il Conservatorio G.B. Martini, specializzandosi poi al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Nel 1992, si perfeziona nel metodo corale Kodàly, presso l’Università di Esztergom in Ungheria. Nello stesso anno comincia la sua collaborazione con il Teatro "V. Bellini" di Catania, come Aiuto M° del Coro, assistente del M° Marcel Seminara, con il quale si trasferisce al Teatro dell’Opera di Roma fino al 2000. Dal 2000 al 2010 è assistente del M° Andrea Giorgi al Teatro dell’Opera di Roma e dal 2004 assume l’incarico di Altro Maestro del Coro presso la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, presso cui opera tuttora come Assistente del M° Roberto Gabbiani. Partecipa come pianista e organista ai diversi concerti organizzati dal Teatro dell’Opera di Roma e come M° del Coro, firma 16 produzioni, tra cui il musical di K.Weill Lady in the darkLa fille du régimentCosì fan tutteIl Barbiere di SivigliaMadama Butterfly, e le opere Rigoletto e Tosca, in tournée in Giappone. Per la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, firma, come Maestro del Coro, Un ballo in maschera di G. Verdi e il Flauto Magico di W.A. Mozart, Collabora inoltre con Rai1 e Rai2. Dal 2008 al 2014 dirige il Coro Giuseppe Verdi di Roma con il quale intraprende un’intensa attività concertistica d’opera e sinfonica, partecipando alla realizzazione del film To Rome with Love di Woody Allen, agli eventi musicali  realizzati dal M° Jacopo Sipari, ai Concerti dell’Umbria Music Fest diretti dal M° Walter Attanasi, al Capriccio Musicaleideato dal M° Quirino Conti al Teatro Caio Melisso di Spoleto, alla presenza del M° Riccardo Muti.

INTERNATIONAL OPERA CHOIR
Fondato da Gea Garatti nel 2014, l’International Opera Choir è una nuova compagine a più voci, aperta a giovani cantanti di tutte le nazioni che vogliono approfondire il grande repertorio corale nelle sue varie e  magnifiche espressioni. Si presenta per la prima volta al pubblico in occasione del concerto Pacem in Terris del 28 novembre 2014, tenuto a battesimo dalla Fondazione Carla Fendi nella cornice della Basilica di S. Giovanni in Laterano e trasmesso in mondovisione da Telepace. Il 21 febbraio 2015, si esibisce presso la Cattedrale di Avezzano, per il Concerto dedicato al Centenario del Terremoto della Marsica del 1915, sotto la direzione di Jacopo Sipari. Con l’Ensemble dello I.O.C, segue, il 14 febbraio, nella serata dedicata a S. Valentino, lo spettacolo lirico "La magie du Farnèse", con arie e cori d’opera della tradizione italiana e francese, in uno spettacolo originale e coinvolgente nella magnifica sede dell’Ambasciata di Francia a Roma. 
OPERA
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
26 GIUGNO 19:30
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28 GIUGNO 15:30
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29 GIUGNO 15:30
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BIGLIETTI
prima
platea I settore € 160,00
platea II settore € 130,00
palchi platea e I ordine centrali € 110,00
palchi platea e I ordine laterali € 90,00
palchi II e III ordine centrali € 90,00
palchi II e III ordine laterali € 70,00
loggione € 50,00
 
repliche
platea I settore € 90,00
platea II settore € 75,00
palchi platea e I ordine centrali € 65,00
palchi platea e I ordine laterali € 50,00
palchi II e III ordine centrali € 50,00
palchi II e III ordine laterali € 40,00
loggione € 25,00

durata prevista:
3 ore e 30 minuti (con intervallo)






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